L’edificio presso cui ha sede il CREA, noto col nome di Palazzone, fu progettato nel 1886 dall’ingegnere, architetto e urbanista bolognese Filippo Buriani (1847 -1898) e realizzato circa tre anni dopo.
Il Palazzone si sviluppa sul crinale del rilievo collinare su cui giace la città di Colle di Val d’Elsa ed ha una struttura massiccia e asimmetrica; la pianta si caratterizza per la presenza di tre corpi sporgenti: uno al centro del prospetto e gli altri due, più stretti, sul retro dell’edificio.
Gli elevati del palazzo si distinguono per diverse altezze: il prospetto frontale, che comprende dieci finestre, si sviluppa su due piani, i fianchi su tre, mentre il retro dell’edificio raggiunge la massima espansione con quattro ordini di finestre.
L’intero edificio ha un rivestimento a conci lisci, i portali e le finestre a tutto sesto sono racchiusi entro archi formati da conci disposti a ventaglio. I prospetti sono spartiti in senso orizzontale da cornici che corrono all’altezza dell’imposta degli archi delle finestre negli ordini inferiori, marcapiano in quello superiore.
Per la facciata del palazzo Antonio Salvetti nel 1894 realizzò due rilievi raffiguranti lo stemma della città di Colle di Val d’Elsa e l’allegoria dell’Intelligenza che medita, impersonata da una giovane dall’abbigliamento classico immersa nella lettura di un libro.
Degni di nota sono i calchi in gesso che decorano le pareti dell’Aula Magna. I rilievi, che raffigurano la battaglia del Tagliamento (1917), sono ricavati dalle sculture realizzate da Vico Consorti (1902 – 1979) a ornamento del ponte Duca d’Aosta a Roma.